Bella questa foto, me ne fai una uguale?
La comunicazione è un aspetto essenziale della vita. Secondo Gregory Bateson la comunicazione si crea attraverso le incessanti alchimie e trasformazioni che si generano all’interno delle relazioni tra gli elementi che compongono il sistema; la comunicazione, dunque, nasce e si sviluppa nel segno delle differenze e del cambiamento, in un universo di messaggi che acquisiscono un chiaro significato solamente se collocate nel loro contesto relazionale e ambientale. Ci sono delle analogie tra “fare una foto” e “pronunciare una frase“. Sicuramente ti starai chiedendo: cioè?
Bene, pensaci un attimo, fin dalla preistoria l’uomo ha cercato forme di comunicazione per esprimere i propri sentimenti, le proprie emozioni, le proprie intenzioni. Una delle forme primordiali era costituita dai gesti con i quali egli cercava di esternare quanto sopra riportato; poi è stata la volta del simbolismo, dei versi, della parola, dei grafiti… e finalmente, agli inizi dell’Ottocento è stato il turno della fotografia.
Una forma di espressione, quindi: comunicazione.
Fatta questa doverosa premessa è lecito chiedersi il perché spesso il fotografo venga paragonato ad una semplice “fotocopiatrice”. La risposta è presto detta, perché non si ha contezza dell’argomento trattato, in parole più semplici chi fa questa domanda non sa di cosa sta parlando. E’ vero che nessuno vieta di riprodurre immagini simili ad altre già pensate e realizzate da altri fotografi, ma è altrettanto vero che “solitamente” un buon fotografo cerca sempre di usare il proprio linguaggio, quindi il proprio bagaglio di conoscenze tecniche ed il proprio estro creativo, per realizzare fotografie originali, anche se verosimilmente influenzate da immagini o vissuto già trascorsi.
Il mio consiglio, quindi, è quello di non porre alcuna domanda simile al tuo fotografo di fiducia, lasciandogli campo libero sulla scelta di “come” realizzare lo scatto e sviluppare quindi una fotografia originale. Per questo motivo, solitamente, la scelta di un fotografo che realizzi qualcosa per te deve avvenire valutando con attenzione il suo portfolio e le sue capacità/competenze.
Sia chiaro che, con questo, non voglio assolutamente dire che sia errato realizzare immagini simili ad altre già esistenti, però la trovo, nella maggior parte dei contesti, una richiesta azzardata ed una mancanza di rispetto verso la professionalità e le capacità espressive del fotografo… diciamo che è un po’ come chiedere ad un musicista di comporre per noi ispirandosi un brano già esistente, non è forse plagio?
(Una riflessione al giorno, con la mia personale interpretazione, sulle simpaticissime cose da non dire ad un fotografo, progetto fotografico di Luca Masini & Andrea Berretta)