Quante volte ci siamo chiesti: “Sto solo passeggiando o sto davvero camminando? E da quando si può dire che sto correndo?”
Sembra una distinzione banale, ma in realtà non lo è affatto. Capire la differenza tra passeggiata, camminata e corsa non serve solo a sfoggiare termini corretti: è un modo per conoscere meglio il nostro corpo, allenarci con più consapevolezza e soprattutto rispettare i nostri limiti.
🚶 Passeggiata: il primo passo verso il movimento
La passeggiata è l’attività più naturale che esista. Non richiede preparazione, non affatica e può essere fatta ovunque.
- Velocità media: sotto i 4 km/h.
- Frequenza cardiaca: resta bassa, attorno al ritmo che abbiamo quando siamo a riposo o poco più.
- Sensazioni: si chiacchiera senza problemi, il respiro è regolare, i muscoli lavorano pochissimo.
È il movimento ideale per chi riprende dopo un periodo di sedentarietà o per chi vuole semplicemente “staccare la spina” senza pensare alle performance. Non va sottovalutata: anche una passeggiata quotidiana riduce lo stress, migliora la circolazione e aiuta il metabolismo.
🚶♂️ Camminata: dal passo lento al passo deciso
Quando il ritmo aumenta e il corpo inizia a percepire uno sforzo leggermente più intenso, non parliamo più di passeggiata, ma di camminata veloce.
- Velocità media: 4 – 6,5 km/h (qualcuno arriva anche a 7 km/h).
- Frequenza cardiaca: cresce, portandoci in una zona aerobica leggera (90–115 battiti al minuto, per chi ha valori medi come i miei).
- Sensazioni: il respiro si fa più profondo, si inizia a sudare leggermente, parlare è ancora possibile ma a frasi più brevi.
Questa è una vera e propria attività fisica. Fa bene al cuore, alle articolazioni e soprattutto è accessibile a tutti. È l’allenamento perfetto per chi non si sente ancora pronto a correre ma vuole bruciare calorie, migliorare il tono muscolare e allenare la resistenza.
🏃 Corsa: la fase di volo
Il salto definitivo avviene quando i piedi non sono più sempre a terra: in corsa c’è sempre un momento in cui nessun piede tocca il suolo. È la cosiddetta fase di volo, che distingue la corsa da qualsiasi camminata.
- Velocità media: da circa 7–8 km/h in su (ma la velocità non è l’unico criterio).
- Frequenza cardiaca: sale in maniera più marcata, entrando in zona aerobica media o alta (oltre i 115–120 bpm, a seconda della persona).
- Sensazioni: il respiro diventa più rapido, parlare è difficile, i muscoli lavorano molto di più.
La corsa allena cuore, polmoni e muscoli in modo intenso. È lo sport che fa bruciare più calorie in minor tempo e regala una sensazione unica di libertà. Ma attenzione: va approcciata con gradualità, per evitare infortuni e frustrazione.
❤️ Un confine che non è solo numerico
La distinzione tra passeggiata, camminata e corsa non è rigida. Dipende dal nostro stato di forma, dall’allenamento e anche dal nostro umore. Per qualcuno correre a 7 km/h è un grande sforzo, per altri è ancora riscaldamento.
L’importante è ascoltare il proprio corpo:
- Se riesci a parlare senza fatica, sei ancora in camminata.
- Se inizi a fare frasi spezzate perché il respiro è più corto, sei in corsa.
- Se ti senti rilassato e leggero, probabilmente sei in passeggiata.
📊 I numeri aiutano, ma le sensazioni guidano
Oggi abbiamo strumenti come Garmin, Apple Watch e altri dispositivi che misurano velocità, frequenza cardiaca e perfino respirazione. Sono utilissimi per capire in che zona ci troviamo, ma non devono sostituire l’ascolto del corpo.
La vera differenza sta nel come ci sentiamo:
- Passeggiata = benessere rilassato.
- Camminata = impegno gestibile.
- Corsa = sfida con se stessi.
✨ Conclusione
Non c’è attività migliore o peggiore: ognuna ha il suo valore.
- Passeggiare rilassa.
- Camminare allena.
- Correre libera.
L’importante è muoversi, trovare il proprio ritmo e ricordare che ogni passo, lento o veloce che sia, è già un passo verso la salute.