Spesso viene chiesto al fotografo di “fare tutto in bianco e nero tranne un particolare”.
Il colore, nella fotografia, viene associato dal nostro cervello ad un’emozione, una sensazione e l’assenza dello stesso ci permette di concentrarci maggiormente sulle forme e le tonalità del soggetto.
Il bianco e nero permette di ottenere un’immagine forte da un soggetto che, se fosse a colori, potrebbe sembrare meno incisivo.
La presenza di un solo elemento colorato in un’immagine in bianco e nero è una cosa fattibile, ma entra in gioco la sensibilità del fotografo che dovrà cercare di far focalizzare l’attenzione dell’osservatore su un dettaglio, tenendo in considerazione l’emotività che tale colore suscita nel contesto in cui è presente e vi assicuro che non è affatto un compito facile.
Molto spesso questa tecnica di desaturazione selettiva (quando da un’immagine a colori si elimina progressivamente la saturazione ad alcuni elementi) è usata in modo inconsapevole, generando immagini davvero “pacchiane” che denotano una scarsa conoscenza degli effetti cromia-emozione ed, ovviamente, una scarsissima cultura fotografica, per cui il mio consiglio è quello di lasciar decidere al fotografo, che ne abbia le capacità e competenze necessarie, quando e se applicare una desaturazione selettiva della fotografia.
(Una riflessione al giorno, con la mia personale interpretazione, sulle simpaticissime cose da non dire ad un fotografo, progetto fotografico di Luca Masini & Andrea Berretta)