Questa frase è abbastanza “diffusa” e sottintende la scarsa considerazione che viene data al fotografo ed a tutti coloro che sono coinvolti in attività di pubblicità in qualità di professionisti, nonché una forte dose di improvvisazione. E’ proprio così… perché se un fotografo dovesse necessitare di attività di pubblicità per la sua attività, sicuramente adotterebbe un piano di marketing più efficace e adeguato; inoltre questa strada “foto gratis in cambio di pubblicità” sarebbe percorribile solo se a chiedere una cosa simile sia un’agenzia pubblicitaria, pertanto non è il caso di improvvisarsi “esperti in pubblicità” solo per ottenere gratis qualcosa che è, giustamente, a titolo oneroso.
Lavorare gratis non è bello perché le due parole, a mio avviso, si accostano molto male insieme!
Il vocabolario per la lingua italiana Treccani cita alla voce “lavoro”: in senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato.
Lo stesso vocabolario, alla voce “gratis” cita: gratuitamente, senza pagamento, senza compenso.
Ecco… l’unione delle due parole mi fa subito venire in mente un altro termine: “onlus”, sigla di Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale, organizzazione che si occupa, senza fini di lucro e munita di pubblica autorizzazione, di problemi di utilità sociale.
Quindi, sei ancora convinto che chiedere fotografie gratis, in cambio di pubblicità, sia una cosa accettabile? Io no.
(Una riflessione al giorno, con la mia personale interpretazione, sulle simpaticissime cose da non dire ad un fotografo, progetto fotografico di Luca Masini & Andrea Berretta)
P.S.: Ti allego un simpatico video di Roberto Tomesani, il Presidente dell’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU Visual, estratto dal canale Youtube ufficiale.